lunedì 15 marzo 2010

Genera(lizza)zioni…


Credo che la nostra sia una generazione di confine. Parlo della generazione dei 30enni, anno più o anno meno.
Non tanto per le cose che facciamo o che abbiamo, perché in fondo ogni epoca ha le sue particolarità… Gli anni ’80 vedono i ragazzi giocare con i primi computer, gli anni ’60 assistono alla diffusione di minigonne e bikini, gli anni ’30 ci regalano la televisione…
Ogni innovazione di questa portata ha caratterizzato e modificato il modo di vivere dei giovani che l’hanno vissuta…
Ma nonostante ciò, qualcosa legava sempre i ragazzi ai genitori, che si trattasse di valori tramandati e condivisi o, paradossalmente, di elementi di conflitto.
Madri e padri si rispecchiavano nei figli che avevano seguito le loro orme, o si logoravano nel tentativo di contenerli, quando questi rifiutavano la loro autorità. E facevano di tutto per riportarli sulla “retta via”. Una via votata al sacrificio, al lavoro, alla famiglia e al rispetto.
Valori sacri!
Ed oggi, invece? Oggi forse non ci sono conflitti così duri, ma allo stesso tempo le somiglianze sono meno nette…
Noi abbiamo la fortuna di avere una visione più ampia del mondo.
Dai genitori prendiamo in prestito insegnamenti, regole, affetti, rielaborandoli a modo nostro.
Studiamo, ma cerchiamo interesse nei libri; lavoriamo, ma pretendiamo gratificazione; facciamo sport, perché non è una perdita di tempo; viaggiamo, non andiamo in vacanza; desideriamo una famiglia, ma come la intendiamo noi.
E per fare ciò, i sacrifici ci vogliono…
Abbiamo imparato tutto questo da loro.
E grazie a loro, spesso, lo facciamo meglio.

2 commenti:

  1. La tua lettura è abbastanza rincuorante e mi sembra di scorgere nelle tue parole un senso di gratitudine nei riguardi delle generazioni precedenti.
    Io mi sento all'altro capo del mondo, inferocita come un bue per l'eredità precaria e volubile che ci hanno lasciato. Siamo nella mota. Ci siamo fino al collo e il merito è anche generazionale.

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  2. Forse si, quello che abbiamo ci è stato regalato da chi ha abusato delle risorse a disposizione... ma io in realtà mi riferivo più ad una eredità morale ed intellettuale...

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