lunedì 29 marzo 2010

Amsterdam, romantica e trasgressiva



Eh si, si riparte!
Questa volta la meta è una città che già conosco...
Ho visitato Amsterdam con lo spirito di una liceale in gita, perchè in effetti quello ero...
Ed ecco finalmente l'occasione per godermela di più e in modo diverso, questa Venezia del Nord...
Perdonate la canzone, ma mi riporta indietro di 10 anni!
Ci si legge al ritorno con foto e commenti.

Surprise!

Cosa c'è di più bello di un regalo?
Un regalo inaspettato!
Mi è arrivato un pacco dal veronese... uno dei miei amici "pellegrini" durante il cammino di Santiago stava leggendo un libro su Medjugorje e ne avevamo parlato... così per Pasqua ha deciso di mandarmi un libro sullo stesso argomento.
Un pensiero splendido... GRAZIE!

giovedì 25 marzo 2010

Amici fra le pagine


Vi è mai capitato di leggere un libro e pian piano fare amicizia con i protagonisti?
A me capita ogni volta che una storia mi prende...
Passa il tempo e la loro vita diventa anche un pò mia, vorrei dare loro dei consigli, dirgli che li capisco e che non sono soli fra i fogli bianchi...
Scorrono le pagine e mentre aumenta la voglia di conoscere la sorte riservata ai miei nuovi compagni, mi rendo conto a malincuore che si avvicina il momento di dir loro addio...
E quando arriva il momento di togliere il segnalibro, mi dico che in fondo... può essere anche un arrivederci... Chi ci impedisce di incontrarci di nuovo?
Perchè i libri sono un pò come i viaggi... ti tornano in mente quando meno te lo aspetti.
Una scena come un paesaggio, un personaggio come un amico... Ciao, a presto...

martedì 23 marzo 2010

Forse un giorno te le puoi comprare queste scarpe!



Se qualcuno di voi non avesse visto l'ultima puntata delle Iene, vi invito a guardare questo video.
Si tratta di un servizio nel quale la Iena Laura Gauthier si finge buttafuori di una discoteca, impedendo l'ingresso a diversi "vip" perchè non in lista. Alcuni di questi personaggi, pochi a dire il vero, accettano il rimbalzo con filosofia, seppur con perplessità e disappunto.
Altri, invece, non ci stanno proprio a subire questo affronto e reagiscono con sfrontata maleducazione.
In questo spezzone si vedono solamente alcuni concorrenti del Grande Fratello.
Bè, ve lo segnalo perché credo sia interessante riflettere sull'arroganza di questi individui, che per imporsi si nascondono dietro il numero di giorni che hanno passato nella casa più falsa della tv.
Le parole della moretta dell'ultima edizione del GF racchiudono l'essenza della nostra società, o almeno ciò che viene mostrato dai mass media, che purtroppo influenzano stili di vita, pensieri e comportamenti…
Il successo si ottiene con poco, l’ educazione si sottomette all’apparire, l’autorevolezza si confonde con la presunzione, la povertà d’animo si maschera di arroganza per celare una forte debolezza…
E i giovani cosa imparano? Che gli status symbol sono vestiti firmati o accessori all’ultima moda, che la stima si conquista con la prepotenza, che indipendentemente da ciò che si dice, l’importante è che se ne parli, che l’intelligenza e il buon senso non sono doti così apprezzate, dopotutto…
Ovviamente occorre essere consapevoli del fatto che anche i programmi televisivi che criticano questi “famosi”, scherzando su litigi, contrasti o atteggiamenti, ne fanno un business e contribuiscono ad accrescerne la popolarità, andando a recuperare ascolti dagli oppositori dei reality, che altrimenti andrebbero persi.
Quindi, pro o contro, partecipiamo tutti allo shopping di Carmela&Co.
Ma in alcuni casi, come ad esempio questo che vi ho proposto, penso sia utile sapere… per riflettere sui miti che ci vengono imposti e poter essere certi, la prossima volta, di cambiare canale senza remore.

giovedì 18 marzo 2010

lunedì 15 marzo 2010

Genera(lizza)zioni…


Credo che la nostra sia una generazione di confine. Parlo della generazione dei 30enni, anno più o anno meno.
Non tanto per le cose che facciamo o che abbiamo, perché in fondo ogni epoca ha le sue particolarità… Gli anni ’80 vedono i ragazzi giocare con i primi computer, gli anni ’60 assistono alla diffusione di minigonne e bikini, gli anni ’30 ci regalano la televisione…
Ogni innovazione di questa portata ha caratterizzato e modificato il modo di vivere dei giovani che l’hanno vissuta…
Ma nonostante ciò, qualcosa legava sempre i ragazzi ai genitori, che si trattasse di valori tramandati e condivisi o, paradossalmente, di elementi di conflitto.
Madri e padri si rispecchiavano nei figli che avevano seguito le loro orme, o si logoravano nel tentativo di contenerli, quando questi rifiutavano la loro autorità. E facevano di tutto per riportarli sulla “retta via”. Una via votata al sacrificio, al lavoro, alla famiglia e al rispetto.
Valori sacri!
Ed oggi, invece? Oggi forse non ci sono conflitti così duri, ma allo stesso tempo le somiglianze sono meno nette…
Noi abbiamo la fortuna di avere una visione più ampia del mondo.
Dai genitori prendiamo in prestito insegnamenti, regole, affetti, rielaborandoli a modo nostro.
Studiamo, ma cerchiamo interesse nei libri; lavoriamo, ma pretendiamo gratificazione; facciamo sport, perché non è una perdita di tempo; viaggiamo, non andiamo in vacanza; desideriamo una famiglia, ma come la intendiamo noi.
E per fare ciò, i sacrifici ci vogliono…
Abbiamo imparato tutto questo da loro.
E grazie a loro, spesso, lo facciamo meglio.