martedì 13 luglio 2010

E' tutto... più!

Ehi, guarda un pò chi si legge! Ma dove eravate finiti???
Ah, avete ragione, sono io che sono partita! Maledetto fuso... Ancora devo riprendermi del tutto. Ma d'altronde... io lo snobbavo e lui si è vendicato!
Ma sono pronta per riprendere a tediarvi con i miei pensieri...
Dell'America che dire... è il paese in cui tutto è... più! Merendine più grandi, bottiglie più capienti, medicine più forti, magliette più larghe, strade più lunghe, tubetti di dentifricio più pesanti, ciliege più cicciotte, autostrade più incasinate, colori più accesi, paesaggi più conosciuti...
Potrei continuare così a lungo, ma non è il caso. Posso stringere molto dicendo che San Francisco e tutti i parchi sono IN, mentre Las Vegas e Los Angeles sono OUT.
E non si dica che non ho il dono della sintesi!
Ma qualche spiegazione è d'obbligo.
Las Vegas si limita alla Strip, la strada con tutti gli Hotel-Casinò, piena di luci di sera, grigia di giorno. La vita mondana si esaurisce davanti alle slot, perchè tutto il resto chiude molto presto (tranne i night club ovviamente). Non pensiate di starvene allegramente in un bel locale a bere qualcosa perchè vi sembrerebbe di tornare indietro a quando a 14 anni andavate in discoteca di pomeriggio e ad una certa ora cominciavano a tirare su le sedie! Dopotutto, il business è il gioco e nulla deve ostacolarlo.
Los Angeles è un caos, immensa, attraversata da innumerevoli freeway a 6 corsie per senso di marcia e a mio avviso molto dispersiva. E abito a Roma, non a Monterone. Santa Monica è carina, ma niente di entusiasmante, Venice invece è più caratteristica e rappresenta maggiormente l'idea di California che abbiamo tutti, con Muscle Beach, la palestra all'aperto, i canali che riproducono la nostra città lagunare, le piste ciclabili e la gente che si sposta coi pattini.
San Francisco è un piccolo gioiello, i sali scendi delle colline regalano una sorpresa ad ogni sommità che si raggiunge, il legno dei moli scalda il cuore a dispetto del vento, i leoni marini del Pier 39 si mettono in mostra, i cable car sfrecciamo con passeggeri divertiti attaccati esternamente, Alcatraz rievoca famose fughe e metodi che farebbero al caso di alcuni nostri concittadini.
Infine i parchi. Ecco, per riagganciarmi al concetto iniziale posso dire che qui la natura è più egocentrica, deve farsi vedere a tutti i costi.
Che sia per i colori propompenti, per i giochi di luce, per la maestosità o la stranezza, questi luoghi sono fatti per stupire. E penso che ogni parola sia di troppo per descriverli. Forse le foto aiutano di più. Per non parlare degli occhi!










3 commenti:

  1. Io non riuscirei a vivere molto tempo in una grandissima città americana! :(
    Certo le visiterei, hanno il loro fascinO! :)

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  2. Condivido. Meglio quelle belle cittadine a misura d'uomo!

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  3. che belle foto Michela... fantastiche... hai reso l'idea in pieno!! un bellissimo viaggio!! comunque l'America è l'America... nel bene e nel male... nel bello e nel brutto!! sono proprio questi contrasti che fanno si che i turisti ne siano attratti... o sbaglio?? anche se poi alla fine siamo abituati alle nostre cose,case,città,ritmi di vita,parchi,mare... andarla a visitare almeno per un mesetto (giusto per farsi un'idea generale) non la trovo affatto un'idea da scartare.. anzi, magari.... se potessi partirei subito.... ovvio non per viverci per sempre... solo per sbirciare un po!! grazie per avermi fatto sognare e per portata con la mente dall'altra parte dell'emisfero!!!un bacione

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